giovedì 13 novembre 2014

I like what I am

Vorrei potervi dire che sto passando un temporaneo periodo di sovraccarico di impegni. Che presto finirà e inizierò a postare storie a tutto andare. Vorrei ma non posso (stavolta davvero  e non come nel mio ultimo post). 
Perchè in realtà sto lavorando molto e sarà così per un bel po' (almeno spero). 
Le avversità sono molte: un nuovo lavoro, impegni pregressi che ci tengo a tenere attivi. Senza contare, ovviamente gli svariati altri piccoli inconvenienti della vita.

Vogliamo parlare, che so, della mancata connessione internet nella mia casa nuova? Al momento sto litigando con una chiavetta internet che boh..fa il cavolo che le pare.. prima si connette, poi si sconnette a piacimento suo. 

O del bambino a cui do ripetizioni che alle sette e un quarto di questa sera - a un quarto d'ora dalla auspicata fine della lezione - mi fissa serafico e beatamente innocente e mi dice 'Domani la maestra interroga di storia'. 
Momento momento momento momento momento momento.
Fermi tutti. 
Domani NON c'è storia. 

'Ma scusa' - seria e professionale, Deny, seria e professionale -  'domani c'è scienze, non storia. Vedi il diario?'
'Sì. Ma la maestra ieri non ha interrogato perchè non ha fatto in tempo. Interroga domani'.

E si organizzi sta maestra mannaggiallei..... 'Va bene, prendiamo il libro di storia' - ripasseremo tutto in quindici minuti netti, I promise!

Ma - perchè c'è un 'ma' - ho deciso che questo blog continuerà ad esistere. Con o senza tempo libero. Con o senza la tranquillità per accendere il pc, sedermi comoda comoda e raccontarvi un po' di storie. Con o senza una connessione internet stabile. Ce la farò. 
Quindi go, go, go ...e  nuova storia. O meglio, nuovo film!

La storia di questa sera è  un po' surreale ma bella - per dirla alla Hugh Grant - ; che parla di diversità e di come accettare i propri difetti fisici. Perchè essi sono parte della nostra personalità. Definiscono il nostro carattere e le cose belle che sappiamo fare. 
Il film di cui sto parlando è Penelope; una pellicola del 2006 con protagonista una super Cristina Ricci nei panni di Penelope, la figlia di una coppia di ricchissimi aristocratici la cui famiglia è perseguitata da una maledizione. Per vendicarsi di un vecchio antenato della famiglia una strega ha fatto sì che Penelope nascesse con naso e orecchie da maiale.
L'incantesimo sarà spezzato solo - ...dal bacio del vero amore? Ehm...più o meno - solo quando qualcuno della sua stessa estrazione sociale riuscirà ad amarla per quella che è. 
In attesa di farle sposare un nobile quindi, la famiglia - che nella strampalata madre, un' aristocratica tutta apparenza e pregiudizi, vede la sua più ironica e quasi tenera rappresentazione - decide di inscenare la morte della figlia, rinchiuderla in una splendida casa e istruirla privatamente. Da qui al momento in cui Penelope raggiunge la maggior età e decide che non ne può più di nascondersi, il passo, come immaginerete bene, è assai breve. 
Scompiglio, fuga, lacrime e vergogna sono ciò che attende Penelope al di fuori delle mura di casa sua. Ma lì scopre anche profumi, colori, zucchero filato, birra, amici e feste - e l'amore ovviamente, è pur sempre un film, ragazzi! -. 
E infine, arriverà anche l'incantesimo che riesce a spezzare la maledizione. E a dispetto di tutti i matrimoni combinati, e falliti, organizzatele dalla madre, l'unica cosa in grado di ridare a Penelope un aspetto da umana non ha la forma del principe azzurro. E' una frase di cinque parole - in inglese come in italiano -. 

I like what I am.
Mi piaccio così come sono. 

Lei la pronuncia così - potete vederlo nel trailer ufficiale - con rabbia e sentimento. E sincerità. Perchè quel nasaccio che si ritrova e quelle orecchie coperte dai lunghi capelli sono parte di lei. Come un neo, il colore degli occhi o le mani affusolate. Quelle parti del corpo così mostruose sono sue e appartengono alla sua personalità tanto quanto quelle belle. 
Il finale di questo film mi ha stupito parecchio e mi è piaciuto tantissimo. Mi aspettavo il bacio del vero amore e quelle fesserie là. Che arrivasse un bel ragazzo - e quello c'è, rassereniamoci tutte- che sì, amasse la protagonista anche con un naso orribile ma insomma niente di più e invece no. Nessun deus ex machina sul cavallo bianco. Nessun 'io ti salverò perchè solo io posso amarti'. 
Macchè! Mark Palansky, il regista, ci dice molto di più in questo film. Dice di meglio. 
Dice che per essere felici. Per sciogliere le nostre maledizioni. Perchè qualcuno ci accetti per quello chi siamo bastiamo noi. Non serve nient'altro. 
Amiamo i nostri difetti, qualunque essi siano. Ci sopportano da una vita loro e neppure lo sanno che hanno fatto di male - che ne sa una gamba più corta di un'altra che non è come dovrebbe essere ?-. 
Teniamoceli stretti i nostri difetti e sì, combattiamo contro di loro perchè non siano ciò che ci definisce. Ma teniamoceli stretti, perchè pensateci: anche 'ciò che non siamo' può essere una definizione.

Non sono una persona che lascia che la sua statura definisca chi è. Non sono una persona che non si mette in gioco o che rinuncia a farsi il mazzo solo perchè deve fare il doppio della fatica degli altri. E' vero, non lo sono. E brava me. 
Ma ammettiamolo..se non fossi stata così...queste mie capacità le avrei scoperte lo stesso? Forse no. 
E quindi... I like what I am. I really like it.

6 commenti:

  1. Un film che voglio assolutamente vedere, grazie per averne parlato!
    Per il blog che porterai avanti nonostante i tanti impegni, ti dico una cosa che mi disse tempo fa il mio ragazzo quando ci mettemmo insieme:
    "Le cose belle nascono piano"

    Un bacione!

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    1. È davvero un film carino! A dispetto dell'apparenza,che lo fa sembra una commediola senza sostanza,sa far riflettere parecchio a mio avviso.
      Che bella frase..! Mi piace da matti,grazie per avermela condivisa!!

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  2. Non l'ho visto questo film sai? Anche se di sicuro avevo visto quantomeno il trailer! In ogni caso il concetto è più che mai giusto... per tutti! Chi più, chi meno, ognuno di noi ha qualcosa che ci potrebbe frenare e su cui dobbiamo avere la meglio, accettarla e farla diventare addirittura un punto di forza! Per il resto, sono sicura che riuscirai a tenere aggiornato il blog e prendere il ritmo! Certo, una buona connessione aiuta! :D Bacioni Deni!

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    1. Speriamo Fabi!! In questi giorni mi riesce quasi difficile credere di farcela...ma non riesco a fermarmi...e ho già in mente un altro post! Un abbraccio mega a te che mi hai iniziata a questa avventura!!! Un bacione

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  3. Un film che in maniera diretta racconta una morale importante...che diciamocelo chiaramente, tutti conosciamo bene, ma spesso tendiamo a non applicare. La nostra forza la troviamo nel "mi piace ciò che sono", non tanto nei difetti che pensiamo di avere...E brava tu, che nonostante il poco tempo libero e le avversità ti impegni e ti ritagli il tuo tempo da dedicare a noi!!! un bacio grande e speriamo che risolva presto la questione connessione...E' antipatica come cosa, come ti capisco!
    IMPOSSIBILE FERMARE I BATTITI //PAGINA FB //HAPPY DAY-INTERNATIONAL GIVEAWAY

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    1. Grazie a voi! E al vostro tempo che mi dedicate leggendomi e per la pazienza che avete nell'attendere le mie risposte!
      Hai ragione comunque! Dovremmo cominciare a dire "mi piace chi sono,compresi i difetti" anzichè accotentarci di quel poco che ci sembra di avere! Grazie del tuo commento! Baci

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