domenica 22 febbraio 2015

Il disabile veste....la protesi!

Di storie, modelli e benefici influssi 'alla Mister Grey'


E' da qualche tempo che mi sono accorta di aver dato tanto spazio a storie di disabilità tutte al femminile - se si esclude ovviamente il racconto sui successi di Iacopo Melio, che continua a dar voce ai disabili una stazione ferroviaria dopo l'altra -. 

Non è stata una scelta consapevole, semplicemente mi è capitato di leggere tantissime storie di donne e poche di uomini. 

Sono particolarmente felice quindi di essermi imbattuta in questo baldo e diversamente abile modello disabile. 
Una storia tutta maschile e somma gioia della mia 'dea interiore' per dirla alla 50 sfumature - perchè sì, l'ho visto e che volete che vi dica...a me sto Mister Grey...me piaaace! - la storia di un ragazzo assai affascinante. 
Per risollevare l'umore, l'ormone e infonderci un po' di ottimismo. Che non guasta mai!

Amanti del sesso maschile di ogni dove dunque..uniamoci e godiamo dei benefici influssi della storia di coraggio e disabilità del bel Jack Eyers.

La sua storia vi ricorderà un po' quella di Viktoria Modesta - che potete rileggere qui -. Jack è nato infatti con un problema al femore destro che non ha permesso alla sua gamba di crescere in maniera corretta. Il risultato è stata per anni una gamba costantemente flessa e irrigidita. Impossibile piegare il ginocchio correttamente. 

Fino al compimento dei sedici anni, quando Jack ha deciso di farsi amputare la gamba malata. Risultato? Una liberazione! Jack dice di essersi sentito più libero e leggero senza quella gamba inutilizzabile.. Alleggerito di un peso imponente come quello di un arto non sano, Jack ha continuato la sua vita come se nulla fosse. 

E, complice il suo fisicaccio da copertina, ora Jack lavora come modello e sfila sulle più importanti passerelle del mondo. L'ultima, solo in ordine di tempo, è quella della New York Fashion Week, dove ha partecipato come il primo modello maschile dotato di protesi, sfilando per FTL Moda.


Giungere a questi livelli, ovviamente, non è stato facile. Jack ha combattuto contro tutti, compreso se stesso per vincere la sfida con la disabilità. Fino a portarla direttamente in passerella: 'Ho chiesto a molti stilisti perchè non facessero sfilare modelli disabili e la loro giustificazione è sempre stata che se lo avessero fatto gli spettatori avrebbero distolto l'attenzione dagli abiti, concentrandosi solo sulla disabilità dei modelli. Ma io penso che avessero solo paura di offendere le persone'. 
Jack si è convinto invece che la presenza di modelli disabili potrebbe aiutare chi ha un problema fisico a stare meglio con il proprio corpo. 

Alla sfilata di New York erano presenti diversi modelli disabili, ma Jack Eyers rappresenta una storia unica nel suo genere, capace di portare il concetto di bellezza oltre i livelli socialmente riconosciuti e accettati.

E il messaggio di ottimismo che riesce a portare, semplicemente indossando la sua protesi, è qualcosa che - ah... perdonami Christian! - supera la bellezza più pura di tutti gli attori, modelli e cantanti sexyssmi su cui ho sbav...aehm, posato i miei occhietti castani...


                                                                                      .....nessuno tocchi Mister Grey comunque! :)

1 commento:

  1. Non immagino nemmeno quanto possa essere stato difficile per lui trovare un suo spazio e un lavoro in un mondo come quello della moda! Bravissimo e molto gnocco, si può di'? :D

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