giovedì 10 dicembre 2015

#SoloCoseBelle


C'è questo hashtag che spopola in tutte le fotografie e status dei principali social network e che a me piace proprio tanto. #SoloCoseBelle è ovunque.

Su Instagram conta oltre due milioni e quattrocento condivisioni - no dico, duemilioniequattrocento! -, su Facebook la musica non suona certo diversamente e da qualche tempo ha iniziato a comparire anche sulle insegne dei negozi e a divenire frase ufficiale di svariati eventi. E' l'hashtag del momento.

Ora. Pur considerando l'uso smodato di hashtag uno dei peggiori crimini contro l'umanità da social network, vi devo confessare che per questo particolare abbinamento di parole e cancelletto io nutro un fondo di stima e simpatia.

Penso che scrivere Solo Cose Belle in uno scatto fotografico o in uno status rappresenti un piccolo inno alla vita che scorre. Al saper cogliere lo scintillio che brilla sempre nelle piccole cose di ogni giorno. Quando si dice Solo Cose Belle si fa un augurio alla propria vita.

Perchè sia piena di impegni, sempre di corsa e un po' balorda. Come solo le vite vere sanno essere.

Perchè sia fatta di persone, energia pura e bellezza a forma di sorrisi. E perché ci si impegni a trovare sempre qualcosa che si meriti quell'insieme di paroline che ci piace tanto. O quanto meno a provarci.

Ecco.

Ho pensato a questo hashtag un giorno che mi sono imbattuta in un gruppo di persone e progetti bellissimi davvero. Che è energia pura e azioni concrete.
Loro sono i ragazzi del Progetto Kairos - di cui vi ho già parlato a proposito del gioco Let's Play Different - che unisce le attività e i progetti di integrazione per i disabili realizzati grazie al lavoro dei volontari dei Lions e dei Leo Club di tutta Italia. 

Il Progetto Kairos si muove sulla linea dell'inclusione al contrario, perché allena i normodotati a sentirsi disabili anziché il contrario. E lo fa mettendo in atto una serie di progetti e attività con i bambini delle scuole primarie e secondarie, attraverso giochi, divertimento, risate e un'invidiabile dose di originalità.

Possiedi occhi bellissimi e sani? Questa sera prova a spegnere la luce e a camminare al buio nella tua stanza e saprai cosa vuol dire vivere come un non vedente. 

Sei mancino? Domani mattina usa la spazzola con la mano destra e capirai cosa prova chi perde un arto e deve imparare tutto da zero. 

Queste in breve le sfide dei ragazzi Kairos. 

A legare insieme le attività dei gruppi Leo e Lions sparsi per tutto lo stivale, poi, ci pensano le condivisioni della pagina Facebook Progetto Kairos, che ogni giorno offre articoli, immagini e riflessioni che lasciano sempre il segno. 

C'è di tutto. 

Ci sono le schede illustrative e i tutorial per chi vuole imparare la LIS - Lingua Italiana dei Segni.

Ci sono articoli, fotografie e ragazzini che fanno disegni con gli occhi bendati.

Ci sono sorrisi e sedie a rotelle che fanno le impennate.

C'è tanta di quella energia vitale da sorridere per un anno intero.

Vi confesso che ultimamente, la pagina del Progetto Kairos è diventata la mia pillola quotidiana di bellezza. Sul loro profilo trovo sempre qualcosa che mi faccia sorridere o piangere. Più spesso entrambe le cose insieme. 

E qualche giorno fa ci ho trovato anche un'idea nuova.

Una pillolina di dolcezza. Una condivisione comune di cose rigorosamente belle. Di storie che cambino la prospettiva di chi le legge. Di immagini da sorrisi con le lacrime agli occhi. Di parole che smuovono gli animi e ribaltano le giornate. 

Potrete partecipare tutti, se vorrete. Basterà un like sulla mia pagina The Disability Girl per essere sempre aggiornati.

E la chiameremo #SoloCoseBelle.

Stay tuned!  

Credits - Maximillian Loyola 

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