venerdì 29 gennaio 2016

L'altra faccia della medaglia


Su una faccia della medaglia è raffigurato il reparto giocattoli di una nota catena di negozi. In mezzo alla consueta folla di costruzioni e principesse trova spazio un bel giorno anche una fila di simpatici bambolotti, realizzati con i tratti somatici della Sindrome di Down. 

In men che non si dica esplode la bufera. Così non si fa, s’indigna tutto il web. Non è proprio questo il modo, s’aggiungono dai social network. Per non parlare di quel nomignolo, Baby Down; sbattuto così a muso duro sulla confezione, proprio non piace. 

I bambolotti dello scandalo, si scopre in seguito, sono stati ideati e prodotti all’estero e immessi sul mercato italiano grazie ad alcune associazioni, che operano con i disabili nella zona del bolognese. Vengono venduti in due versioni diverse, per lui e per lei, e sono accompagnati, tra le altre cose, da un opuscolo informativo che spiega ai bambini come si gioca e quali sono le esigenze speciali di questi bambolotti. Con tutto il chiasso che hanno provocato, sono davvero la novità della stagione. E sono pure in saldo, che di questi tempi non guasta mai. 

Sull’altra faccia della medaglia è ritratta una famiglia come tante ce ne sono, dove un paio di genitori si cimentano in un filmato molto casalingo. Versione classica, con la casa addobbata per le feste natalizie e le inquadrature tutte un po’ traballanti. In mezzo a tutti trova spazio una giovane liceale, bellissima e sorridente. Di quelle ragazzine tutte scuola e divertimento. Che nel tempo libero salta sugli alberi con una mano sola e corre tra i prati a suon di ruote acrobatiche. Sempre con una mano sola, perché quella è l’unica che possiede. 

L’improvvisato regista indugia proprio su questa piccola guerriera, che tutta stupita si rigira tra le mani un regalo inaspettato. Imbustato alla buona in una carta stropicciata, i genitori hanno nascosto un regalo ordinato mesi e mesi prima su uno speciale sito internet, dove una sarta appassionata di bambole realizza giocattoli di tutte le fogge per ragazzi disabili. Durante le operazioni di scarto gli occhi della ragazza si riempiono di lacrime e meraviglia alla vista di quel braccino di stoffa senza una mano. E in men che non si dica esplodono gli abbracci. Di persona e sul web, dove il video è stato accolto con dolcezza e senza chiasso.  

Sono due lati opposti di una stessa medaglia, sta a noi decidere da che parte svoltarla.


A Doll Like Me, le bambole realizzate a mano e rifinite nei dettaglia. Disabilità comprese! 

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