giovedì 21 gennaio 2016

Quando s'inizia a preparare il saggio...

S'inizia a preparare il saggio proprio adesso. Subito dopo le prime pagelle dell'anno.

Quando l'aria è gelida e punge il naso ma il sole vola alto sulle finestre delle aule.

S'inizia a preparare il saggio quando si decidono i ruoli.

Chi sa fare cosa e come lo sa fare. Chi non sa fare nulla ma vorrebbe fare tutto. Chi sa fare un sacco di cose e ha paura di farle, tutte quante. Chi è dotato ma non si impegna troppo. Chi non è dotato per niente e consuma le notti a studiare.

S'inizia a preparare il saggio quando si calpesta il suolo di scena per la prima volta. Fosse una palestra senza riscaldamento. Fosse pure il gran teatro della città. 

S'inizia a preparare il saggio quando si sente il rumorino che fa il parquet proprio in quel punto lì

Quando capisci che la sera dello spettacolo sarai proprio tu a farlo scricchiolare mentre tutto il pubblico tace in ascolto.

S'inizia a preparare il saggio quando i tuoi ti prendono da parte un giorno dopo pranzo, più inquietanti che inquietati. 'Che sì gioia, va bene fare il saggio della scuola ma insomma.... studiare...stai studiando,vero?'.

S'inizia a preparare il saggio quando le giornate s'allungano un pochino. 

E dopo le prove si può restare sul portone. I pensieri ridacchianti con quattro o cinque persone e lo zaino pesante un macigno. Le verifiche e le interrogazioni che ingombrano sul groppone, proprio lì dove ci nascono e crescono tutte le responsabilità.

S'inizia a preparare il saggio quando si va a dormire con il copione sul comodino. 

Quando in piena notte ci si sveglia col magone di non ricordare più la parte. E con le dita si suona a memoria la melodia che speri di imparare meglio del tuo stesso nome. 

Quando sotto la doccia si contano tutti i passi di un balletto. 

S'inizia a sentirsi il saggio sulla pelle quando tutta la scuola parla della sera dello spettacolo. 

E ti accorgi di sperare che tra il pubblico ci sia Quella Persona. Quella per cui stai ballando, cantando, suonando, recitando, inventando, improvvisando tutti i pomeriggi che scendono sulla terra. 

Quella che sarebbe meglio che non ti portasse fiori a fine spettacolo ma due occhi sluccicanti d'amore. 

Che tanto lo sanno tutti che i fiori poi appassiscono. Gli occhi invece non appassiscono mai.

S'inizia a preparare un saggio quando capisci che ormai il tempo per prepararlo  - sto saggio, dico - non ce n'è proprio più.  Perchè Oggi è il giorno che si va in scena

S'inizia a preparare il saggio quando si aspetta il proprio turno per abbandonare le quinte. Le mani gelide e sudaticcie. Le gambe che tremano e più le scuoti per scaldarle più quelle tremano. 

Quando i tuoi organi interni più fedeli ti voltano le spalle. Il cuore è un campanaccio ubriaco che suona fin nell'anima. Il respiro se ne va in una morsa strangolante che più provi a respirare a fondo e peggio ti sembra di stare.

Quando tutte queste emozioni, per quanto orride, ti sembrano le più belle del mondo. Quando ti accorgi che nonostante tutto sul quel palcoscenico non vedi proprio l'ora di andarci.

S'inizia a preparare il saggio quando si stringe la mano al compagno di palcoscenico. Quando ci si osserva riflessi in una vetrata. E pazienza per l'ansia e per la paura.  Si sorride al pubblico e via, si va.

Il resto è tutto applausi.


A Cincinnati, nell'Ohio, c'è una scuola di danza dove sei ragazze in carrozzina partecipano a lezioni di ballo create appositamente dalla loro insegnante, Tracey Burgoon. In questo video si esibiscono con l'aiuto di ballerine volontarie nel loro saggio finale.

Enjoy!


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