mercoledì 17 agosto 2016

L'amore che vorrei



L'amore che vorrei  fa girare la testa,  legge lo sguardo, scompgilia la chioma. Si capisce al primo istante ma aspetta mesi per dichiararsi.

L'amore che vorrei mi trascina nei posti che mi fanno paura. Tra le onde impestate di una mareggiata, sulle rapide in canoa, sulle montagne russe.

In mezzo alla pista da ballo del villaggio vacanze, con la musica nelle orecchie e il cuore che salta. Vado dovunque, purchè sia con lui. Mi segue dovunque, purché sia con lui.
L'amore che vorrei mi costringe a concerti di musica impegnata ma poi mi lascia scegliere le canzoni che voglio sulla macchina.

L'amore che vorrei adora il calcio, adora guardarlo e coltiva l'illusione che un giorno impari ad amarlo pure io.

L'amore che vorrei si fa largo piano piano. Si conosce un giorno per volta, tra i fornelli accesi e la lavatrice stesa. La settimana che corre veloce ma non finisce mai. Il weekend alle porte, fugace e leggero. Sabato mattina, luce, lentezza. Stasera usciamo, andiamo, facciamo?

L'amore che vorrei non è sempre uguale. Un giorno si sveglia contento, un altro ha il broncio e non si sa perchè.

L'amore che vorrei mi cerca le mani ogni volta che può. Se le tiene vicino, tanto per esser sicuro che sono ancora lì.

L'amore che vorrei mi abbraccia di peso quando mi vede. Spalanca il sorriso, illumina gli occhi. Conosce i miei difetti, sa prenderli in giro senza farmi arrabbiare. Ha le braccia lunghe come le mie spalle.

L'amore che vorrei si addormenta sul divano una sera sì e l'altra pure, quando si sveglia mi chiede com'è finito il film. Tanto lo sa che io sul divano non mi ci addormento mai.

L'amore che vorrei si racconta di progetti fenomenali, la sera in cucina. Tutti insieme e tutti in una volta. Immagina il futuro, sogna qualcosa che ci sarà di sicuro, o forse anche no. Ma che comunnque vada sarà da farsi insieme. 

L'amore che vorrei parla con calma, scandisce le parole che sembrano una strofa. Tace quando serve e ogni tanto alza la voce. Per difendersi, proteggersi, accompagnarsi l'un con l'altro nel gran casino della vita.

L'amore che vorrei non affretta i tempi, non forza la mano, ci culla pian piano oltre l'ostacolo. Conosce i sospiri e anche i sussurri. Si appoggia nell'incavo della mia spalla. Non preoccuparti, noi ce la facciamo.

L'amore che vorrei non vuole la rincorsa, si gode il paesaggio.

Se dovessi esprimere un desiderio, qualcosa che davvero vorrei, magari con la certezza che si avveri, ecco, probabilmente sarebbe questo. L'amore.

Ci sono tante applicazioni create per cercare il partner perfetto. Schermate veloci e piene di dettagli che ci chiedono chi siamo, cosa facciamo e soprattutto cosa cerchiamo in fatto d'amore.

Su internet ci sono siti di incontri per single - e mica solo per loro - di tutte le tipologie. Piattaforme a più schermate capaci di incrociare i gusti musicali, il carattere e il senso del bello di centinaia di persone diverse fino a consigliarti la persona corrispondente al partner ideale. Come in un supermercato con immensi scaffali di materiale umano che si propone per rapporti amorosi più o meno seri.

Ho provato a scaricarne qualcuno di questi programmi ma non mi ci sono mai trovata bene. Tutto troppo veloce, immediato, impersonale. Sono durata dieci minuti a dir tanto, nonostante gli incoraggiamenti di chi mi spingeva a tentare, che tanto non avevo nulla da perdere.

Non sono abbastanza scafata per questo genere di cose, mi son detta. Ho gettato la spugna quasi subito disiscrivendomi e cancellandomi da tutto, vinta dall'imbarazzo e da un pizzico di senso di colpa. Come quando sprechi un'occasione perfetta solo per la pigrizia di doverci provare. 

Dare la colpa alla disabilità è stato automatico e facilissimo. Il rapporto con il mio corpo e la difficoltà a farlo apprezzare, da me stessa e dagli altri, mi sembravano una giustificazione più che valida per non potermi lanciare serenamente nel mondo del Cyber Love.

Mi sbagliavo.

Qualche giorno fa ho letto di una nuovissima applicazione, Inclov, appositamente creata per chi è disabile e alla ricerca dell'anima gemella. E' facile, intuitiva e studiata per essere usata da qualsiasi persona affetta da ogni tipo di disabilità.

Mentre leggevo le mille funzioni del programma, ho capito che non lo scaricherò mai. Perchè non è questo l'amore che vorrei.

L'amore che vorrei si lascia fare lentamente, non conosce applicazione.

Dimentica lo smartphone, saluta con la mano. Ciao, piacere di conoscerti.

L'amore che vorrei si conosce per davvero. 

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