Siamo le ricette che cuciniamo. Le torte che sforniamo e i bicchieri che laviamo.
Siamo i quaderni che scriviamo. I diari col lucchetto e i taccuini con i fiori per segnalibro.
Siamo i quaderni che scriviamo. I diari col lucchetto e i taccuini con i fiori per segnalibro.
Siamo le forcine che attorcigliano i capelli. Le piastre che arroventano. I profumi che spruzzano.
Siamo le protagoniste di tutti i film che guardiamo, dei libri che leggiamo.
Siamo le volte in cui ci siamo arrese o sentite sconfitte. E tutte quelle in cui ci siamo rialzate.
Siamo i vestiti che indossiamo. Le protesi che agganciamo. Le sedie a rotelle con cui camminiamo.
Siamo i peli che depiliamo. Le ciglia che allunghiamo col mascara waterproof. Siamo i tacchi che slanciano e i golfini che scaldano.
Siamo gli aperitivi a ridere e a parlare e poi di nuovo a ridere. Siamo gli spritz brilli e un po' audaci.
Siamo gli orecchini che s'incastrano nella sciarpa. Siamo lo smalto sui piedi in estate, solo sulle dita che escono dai sandali.
Siamo i peli che depiliamo. Le ciglia che allunghiamo col mascara waterproof. Siamo i tacchi che slanciano e i golfini che scaldano.
Siamo gli aperitivi a ridere e a parlare e poi di nuovo a ridere. Siamo gli spritz brilli e un po' audaci.
Siamo gli orecchini che s'incastrano nella sciarpa. Siamo lo smalto sui piedi in estate, solo sulle dita che escono dai sandali.
Siamo le lacrime che versiamo. Tutte in una volta. O a piccoli singhiozzi, nel cuore della notte, per non farci scoprire.
Siamo gli specchi dentro cui ci specchiamo. I selfie che scattiamo. I sorrisi che regaliamo.
Siamo quelle con la foto dei figli sullo schermo del pc.
Siamo quelle con la foto dei figli sullo schermo del pc.
Siamo i mille rossetti che adoperiamo.
Siamo le guance che accarezziamo. E tutti gli occhi dentro cui ci affacciamo.
Siamo le riviste che sfogliamo. Le canzoni che cantiamo. Da sole, nel bagno mentre ci spalmiamo di crema.
Siamo le borse che comperiamo. I camerini dentro cui ci cambiamo.
Siamo le riviste che sfogliamo. Le canzoni che cantiamo. Da sole, nel bagno mentre ci spalmiamo di crema.
Siamo le borse che comperiamo. I camerini dentro cui ci cambiamo.
Siamo le sfighe che ci cadono addosso.
Siamo la forza di volontà.
Siamo le stampelle che ci portiamo appresso. Fisiche o morali.
Siamo convinte che 'ci sia sempre qualcosa'. Da fare, creare, inventare, provare. Per guarire qualcosa o qualcuno.
Siamo la forza di volontà.
Siamo le stampelle che ci portiamo appresso. Fisiche o morali.
Siamo convinte che 'ci sia sempre qualcosa'. Da fare, creare, inventare, provare. Per guarire qualcosa o qualcuno.
Siamo i discorsi che chiacchieriamo. I silenzi che imponiamo.
Siamo i litigi che ci facciamo. Nella testa o in compagnia.
Siamo tutti quei 'Basta, mi hai proprio stufato'. E tutti quei 'Su dai, ci riproviamo?'
Siamo quello che ci dicono di essere.
E siamo anche quello che vogliamo essere.
Siamo figlie, cugine, sorelle, amiche, amanti, nonne, zie, mamme, pronipoti e bisnonne.
Siamo tutte le donne che siamo.
E per quanto a volte ci ostiniamo a voler credere il contrario
Siamo fiere di quello che siamo.
Ma soprattutto. Alle 'donne della mia vita'. Alle amiche, alle parenti, alle conoscenti. A chi incontro tutti i giorni, a chi m'inciampa addosso una volta ogni tanto. A chi vedo troppo. A chi vedo sempre troppo poco.
I vostri sorrisi mi riempiono gli occhi. Le vostre vite ispirano la mia.
AUGURI!
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