On the road
Cosa augurare a un amico che si mette in viaggio
Il fresco di giorno e il caldo di sera. Pantaloncini corti a tutte le ore e granite fruttate tutte zucchero e coloranti.
Un balconcino in camera per telefonare ai parenti la sera. Gli occhi al paesaggio e i gomiti appoggiati alla ringhiera.
Fiori e alberi in ogni angolo che incroci. Per annusarne il profumo, seduto al bar di una piazzetta. Ti auguro di ancorarti quel profumo alle narici e ricordartelo quando sarai a casa.
Un cappello di paglia. Che ti sappia di vacanza e leggerezza. E ti faccia sudare la testa come quasi tutti i cappelli fanno.
Canzoni a squarciagola da cantare in gruppo andando al mare. Con ombrellone e pallone sotto il braccio. Su una strada lunga, assolata e con un po' di ghiaietta per sciabattarci meglio le infradito.
Spero che vada tutto bene, benissimo. Ma che a un certo punto arrivino
anche momenti un po' così. Giornate malmostose e annoiate. In cui
desiderare di tornare subito a casa, ma che ti servano per inventare
qualcosa di nuovo. E di più bello ancora.
Aperitivi improvvisati. Con bicchieri scompagnati e più persone che sedie per star comodi. Chitarre che suonano e lanterne colorate a ondeggiare lieve.
Di addormentarti stanco morto su un materasso più sporco che pulito. Di dormire il sonno dei giusti e svegliarti con la faccia stropicciata di felicità.
Almeno due o tre giorni di pioggia battente. Per giocare a carte sul letto tutto il santo giorno. Visitare un museo. Rintantarti nel chiostro di un'abbazia mai vista prima.
Un cielo sconfinato, grigio o azzurrissimo, che si perde con la linea del mondo. A sollevare di un metro gli occhi e il cuore che hai.
Di perderti in metropolitana, nei corridoi di un centro commerciale, tra le rotonde o per le vie di una città. Insomma, di perderti da qualche parte. Per raccontarlo poi ai tuoi amici e rotolarvi insieme dal ridere.
Che ti succeda di tutto e di più. Sorrisi a perdere e qualche lacrima ogni tanto. Perchè non si vive di solo cose belle. E come potresti mai essere felice, amico mio, se tu non provassi proprio mai cosa vuol dire anche stare un po' male?
Di non preoccuparti proprio di nulla.
Di toglierti i vestiti di dosso ad ogni spiaggia che incontri. Di buttarti in acqua e asciugarti al sole.
Ti auguro sabbia nelle scarpe, capelli che sanno di sale e il naso scorticato dal vento.
Un pullmino scalcagnato che faccia saltare i passeggeri ad ogni buca. Perchè tu possa ricordarti com'era divertente prendere le buche in macchina quando eri bambino. E ridere per ore proprio come allora, senza una ragione.
Ti auguro di cuore che sia un peregrinare
ricco di eventi e importante. Che ti apra a nuovi orizzonti e prospettive sul
mondo.
O anche no.
Basta che sia un viaggio. Il tuo.
"Simone ha 24 anni, un lavoro fisso e un'irresistibile voglia di dire la
sua. Per farlo Milano non gli basta più e ha deciso di buttarsi nel suo
primo road trip all'estero. Destinazione Malta, dove suo cugino Mauro
vive ormai da 2 anni.
L'avventura on the road di due amici si trasforma presto nel viaggio intimo, libero e personale di un giovane ventenne che non si tira mai indietro e continua a lottare per trovare il suo posto nel mondo.
Un viaggio oltre confine: fuori dall'Italia e fuori dal luogo comune.
Fuori dal confine demarcato dalle parole sindrome di Down"
L'avventura on the road di due amici si trasforma presto nel viaggio intimo, libero e personale di un giovane ventenne che non si tira mai indietro e continua a lottare per trovare il suo posto nel mondo.
Un viaggio oltre confine: fuori dall'Italia e fuori dal luogo comune.
Fuori dal confine demarcato dalle parole sindrome di Down"
La storia di questo incredibile viaggio ha dato vita a un documentario, nato dall'idea di Mauro Melgrati, cugino di Simone, e girato da Cesare Circardini. Potete seguirne la programmazione, i successi e le prossime uscite direttamente sulla pagina facebook Altrove - Elsewhere.
Buon Viaggio!
Fonte: altrovedoc.it
Leggerti è un vero piacere, davvero. Amo il tuo modo di scrivere e ti faccio i miei più sinceri complimenti.
RispondiEliminaOgni viaggio dovrebbe essere così. E se riuscissimo a fare di quella sensazione tipica del viaggio una costante di vita, forse apprezzeremmo molte più cose...
Un abbraccio grande
LuluCuomo
Avevo scritto una fantastica risposta a questo tuo commento Lulu. E credevo pure di averla condivisa e invece deve essersi persa nel cyber spazio. In ogni caso ti ringrazio per le tue parole, sono felice che i miei auguri da viaggio abbiano fatto centro ! :)
RispondiEliminaUn abbraccio a te