[CREDIT PHOTO: NISHE - FLICKR.COM] |
Si dice che ciascuno di noi abbia un angelo custode, una figura leggera e impalpabile, che il destino benevolo ci ha riservato. E che sia stata scelta proprio apposta per noi, perché sul nostro agire vigili con affetto sincero. Sostenendoci nei momenti bui e direzionandoci con piglio sicuro verso scelte che sappiano di felicità.
E' un
personaggio che affascina e incuriosisce tanti e che, dei molteplici aspetti
della religione cristiana, sembra essere il più conosciuto e ricercato. Perché in grado di farci credere che in questo mondo in cui ci affanniamo a vivere e
lavorare senza sosta, tutto sommato, non siamo poi così soli come a volte ci pare di
essere.
Ma che anzi c'è sempre qualcuno su cui contare. Qualcuno a cui affidare
un pensiero a fine giornata, immaginando quasi che possa risponderci 'Non
preoccuparti, a te ci penso io'.
Con la religione e Dio in generale ho un rapporto piuttosto controverso, in cui faccio fatica a trovare un indirizzo di qualsivoglia verso. Eppure, della religione e spiritualità in generale apprezzo comunque la possibilità di acquisire alcuni pensieri e provare a farli miei.
Per questo mi piace pensare che ciascuno di noi, credente o non credente che sia, abbia attorno a sé, più che degli angeli, un insieme di possibili, improvvisati e fedeli custodi. Siano essi amici, colleghi, fratelli, sorelle o vicini di casa.
Persone luminose che, per l'appunto, custodiscono, proteggono, vogliono bene
senza che ci sia l'effettivo bisogno di farlo; e che proprio per questo
riescono a trasformare tutto quel bene in azioni concrete. Pensate davvero per
noi e per nessun altro.
Il segreto per scorgere il nostro custode anche nella frenetica routine del quotidiano sta nell'osservarne le abilità con cui si essi si mostrano a noi e le svariate
declinazioni che il loro aiuto può assumere.
C'è chi è portato per i saggi
consigli. Chi sa ascoltare e chi invece tacere. Chi sa afferrare i problemi, sciogliere
i drammi e portare sorrisi con davvero poche, pochissime parole. Chi fa le commissioni. Chi abbraccia e consola. Chi aggiusta
le cose o ne crea di nuove.
Per decine e decine di km, portandosi appresso le carrozine di persone che non possono correre con le loro gambe, ma che vogliono vivere l'esperienza di una vera maratona.
Sono considerati a buon diritto angeli con le ali ai piedi che corrono per passione, per volontariato. E perché questa è la loro abilità, ciò che sanno fare meglio, ed è il loro modo di custodire il mondo.
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